Negli ultimi anni, le abitudini alimentari degli italiani, così come quelle di molte altre popolazioni, hanno subito una trasformazione significativa. Sempre più persone scelgono di acquistare alimenti surgelati, preferendoli spesso ai prodotti freschi, anche a quelli appena raccolti o preparati in giornata. Questa tendenza non è affatto casuale, ma risponde a diverse esigenze, tra cui la praticità, la conservazione più lunga e, non da ultimo, il risparmio economico. Il prezzo, infatti, gioca un ruolo fondamentale nelle scelte quotidiane dei consumatori, che trovano nei surgelati una soluzione vantaggiosa sia dal punto di vista della gestione domestica che del portafoglio.
Cibo surgelato: cosa dicono i dati attuali
Negli ultimi anni, i dati raccolti parlano in modo inequivocabile: il consumo di cibo surgelato è in costante aumento e la frequenza con cui viene acquistato cresce visibilmente. Il 2023 si è distinto come l’anno in cui si è registrato il più alto numero di acquisti di alimenti surgelati, segnando un vero e proprio record storico per il settore. Questo incremento non riguarda solo una categoria specifica di prodotti, ma coinvolge un’ampia gamma di alimenti, dai vegetali ai piatti pronti, passando per carne, pesce e dolci.

Recentemente, una ricerca condotta dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati ha fornito ulteriori dettagli su questa tendenza. Secondo lo studio, un italiano su quattro ha aumentato il consumo di alimenti surgelati negli ultimi cinque anni, un dato che sottolinea quanto questa scelta sia ormai radicata nelle abitudini quotidiane. Ma c’è di più: l’indagine rivela aspetti ancora più interessanti, mostrando come la crescita del consumo sia particolarmente marcata in alcune fasce della popolazione.
In particolare, si osservano picchi significativi tra gli uomini, con un aumento del 43%, tra i giovani, che raggiungono circa il 50%, e tra le famiglie con bambini, che si attestano intorno al 48%. Questi numeri dimostrano come il cibo surgelato sia diventato una presenza costante nelle case italiane, rispondendo a esigenze di praticità, risparmio di tempo e sicurezza alimentare. La sua diffusione capillare lo rende ormai un alleato indispensabile nella gestione della vita domestica e familiare.
Perchè i surgelati sono tanto popolari
La crescente popolarità dei surgelati si spiega facilmente se si considerano le difficoltà economiche che molte famiglie italiane hanno dovuto affrontare, soprattutto nel periodo successivo alla pandemia di Covid-19. L’aumento delle bollette, il rincaro dei prezzi e le incertezze economiche hanno spinto molte persone a cercare soluzioni più convenienti e pratiche per la spesa quotidiana. In questo contesto, i surgelati rappresentano una risposta efficace, poiché permettono di risparmiare senza rinunciare alla varietà e alla qualità degli alimenti.

La scelta di acquistare alimenti surgelati non è soltanto una questione di comodità, ma anche di economia domestica. Questi prodotti sono spesso considerati dei veri e propri “salva cena”, in grado di risolvere rapidamente i pasti senza grandi sforzi. Con il tempo, però, i surgelati si sono affermati anche come “salva portafogli”, grazie ai prezzi generalmente più accessibili rispetto ai prodotti freschi. Tuttavia, nonostante la loro diffusione, molte persone non conoscono a fondo le caratteristiche di questi alimenti.
Ad esempio, pochi sanno distinguere correttamente tra cibi congelati e surgelati, due termini che spesso vengono usati come sinonimi ma che in realtà indicano processi e risultati diversi. Comprendere questa differenza è fondamentale per fare scelte più consapevoli durante la spesa e per migliorare la gestione degli alimenti in casa. Approfondiamo quindi questo aspetto per chiarire ogni dubbio e aiutare a orientarsi meglio tra le varie opzioni disponibili.
Surgelato e congelato: quale sono le differenze
La surgelazione è un processo industriale estremamente rapido che consente di portare gli alimenti a temperature molto basse in tempi brevissimi. Questo metodo favorisce la formazione di microcristalli d’acqua all’interno degli alimenti, i quali non danneggiano la struttura biologica del prodotto. In questo modo, tutte le proprietà nutritive e organolettiche rimangono inalterate, garantendo un risultato finale molto simile al prodotto fresco, sia dal punto di vista del gusto che dei valori nutrizionali.

La surgelazione rappresenta una delle tecniche di conservazione più efficaci e sicure attualmente disponibili. Al contrario, il congelamento domestico avviene in modo più lento, favorendo la formazione di cristalli di ghiaccio di dimensioni maggiori che possono danneggiare le pareti cellulari degli alimenti. Questo processo può compromettere la qualità del prodotto, portando alla perdita di parte dei valori nutrizionali e alterando la consistenza e il sapore una volta scongelato.
Durante la fase di scongelamento, gli alimenti congelati possono perdere una parte significativa delle loro proprietà nutritive, soprattutto a causa della rottura delle strutture cellulari. Inoltre, il congelamento non blocca completamente l’attività degli enzimi, il che può portare a un progressivo deterioramento del prodotto nel tempo. Per questo motivo, la surgelazione industriale è preferibile quando si desidera mantenere intatte le caratteristiche originali degli alimenti.
I surgelati sono come i cibi freschi?
È importante sfatare il mito secondo cui i cibi freschi, una volta surgelati, perderebbero tutte le loro sostanze nutritive. Gli esperti del settore alimentare sottolineano che, se scelti e conservati correttamente, i surgelati mantengono gran parte delle loro proprietà originarie. Questo vale soprattutto quando la surgelazione avviene in modo professionale, ma anche in casa è possibile ottenere buoni risultati seguendo alcune semplici regole per la conservazione.

Non bisogna dimenticare che le basse temperature della surgelazione bloccano l’attività degli enzimi responsabili della decomposizione degli alimenti freschi. Di conseguenza, la surgelazione si conferma come una delle migliori tecniche di conservazione sia dal punto di vista igienico che nutrizionale. I prodotti surgelati, se gestiti correttamente, offrono sicurezza e qualità senza compromessi.
Tuttavia, esistono alcuni alimenti che è preferibile consumare freschi piuttosto che surgelati. Tra questi troviamo aglio, cipolla, peperoni, salvia, lattuga, pomodori, sedano, cetrioli e insalata, che tendono a perdere consistenza e sapore dopo la surgelazione. Anche alimenti come chiodi di garofano fritti, banane, pere (che rischiano di annerire), pasta senza condimento e pizza non si prestano bene a questo tipo di conservazione, poiché possono deteriorarsi o perdere le loro caratteristiche organolettiche.