Negli ultimi anni, il progresso tecnologico e la trasformazione digitale hanno rivoluzionato il modo in cui gestiamo le nostre informazioni personali, che ormai vengono quasi esclusivamente archiviate in formato digitale. Questa evoluzione ha reso estremamente più semplice e veloce la gestione dei documenti, ma ha anche aperto la strada a nuove minacce, tra cui le sempre più diffuse frodi d’identità. Ogni anno, milioni di persone in tutto il mondo diventano vittime di questi raggiri, subendo gravi danni economici e compromettendo la propria reputazione, spesso senza nemmeno rendersene conto immediatamente.
Vivendo con un identità sintetica
Proprio per contrastare queste sofisticate truffe, la polizia e le altre forze dell’ordine hanno intensificato il loro impegno nello studio e nell’adozione di strategie sempre più efficaci per prevenire e smascherare i criminali informatici. Tra le tecniche più utilizzate dai truffatori spicca la creazione di una “identità sintetica”, che consiste nell’aprire conti correnti o sottoscrivere servizi finanziari utilizzando dati personali falsificati o combinati.

Le identità sintetiche vengono realizzate mescolando informazioni inventate, come nomi di fantasia o date di nascita fittizie, con dati reali rubati a persone inconsapevoli. In questo modo, i truffatori riescono a ottenere vantaggi economici, richiedere prestiti o addirittura accendere mutui a nome di ignari cittadini. Esistono numerosi casi documentati di individui che hanno vissuto per anni utilizzando dati di vittime innocenti, accumulando debiti e causando addirittura l’arresto dei veri titolari dell’identità.
Fortunatamente, grazie all’introduzione di tecnologie avanzate come il controllo del DNA, il monitoraggio costante del credito e l’adozione di sistemi biometrici, oggi è possibile individuare e bloccare molte di queste frodi. Le banche e gli istituti finanziari hanno implementato procedure di verifica in più fasi, riducendo notevolmente i rischi e aiutando le vittime a recuperare quanto perso, mentre i responsabili vengono assicurati alla giustizia.
Il sotterfugio della casella postale
Un’altra truffa molto diffusa, che ha coinvolto tantissime persone, riguarda la ricezione di Sms o Email false che imitano in modo estremamente convincente le comunicazioni ufficiali di banche, poste o altri servizi di uso quotidiano. Questi messaggi invitano l’utente a cliccare su link apparentemente innocui, che però conducono a siti web creati ad arte per assomigliare agli originali, dove vengono richiesti dati sensibili come credenziali di accesso.

Questa tipologia di raggiro è nota come “phishing”, termine che richiama l’immagine delle vittime che, come pesci, abboccano all’amo di queste comunicazioni ingannevoli. Esiste anche una variante ancora più insidiosa, chiamata “spear-phishing”, che consiste nell’invio di messaggi personalizzati costruiti sulla base di informazioni raccolte in precedenza, rendendo la truffa ancora più credibile e difficile da riconoscere.
Anche in questo ambito, le forze dell’ordine hanno ottenuto importanti successi grazie al tracciamento degli indirizzi IP dei malviventi, riuscendo a smantellare numerosi centri operativi specializzati in questo tipo di frodi. Inoltre, la polizia ha avviato campagne di esercitazioni di phishing controllato all’interno di aziende e organizzazioni, individuando nuovi segnali di allarme e sviluppando linee guida efficaci per la prevenzione.
L’evoluzione dei truffatori
Con l’avanzare della tecnologia, anche i metodi utilizzati dai truffatori si sono evoluti, sfruttando strumenti sempre più sofisticati come l’intelligenza artificiale. Questo tema è oggi al centro di numerosi dibattiti, poiché se da un lato l’IA offre grandi vantaggi nella vita quotidiana, dall’altro può essere utilizzata in modo illecito per ideare nuove strategie di frode.

Un esempio particolarmente preoccupante riguarda la creazione di audio e video deepfake, prodotti con estrema facilità e capaci di ingannare anche i sistemi di riconoscimento facciale e vocale più avanzati. Per fronteggiare queste minacce, le forze dell’ordine stanno adottando a loro volta soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, sviluppando algoritmi in grado di rilevare anomalie e segnalare tempestivamente possibili truffe.
A livello europeo, è stata istituita una cyberpolicing grazie alla collaborazione tra le unità specializzate dei diversi stati membri e l’Europol. Questa rete consente di condividere in tempo reale informazioni dettagliate e indici di compromissione attraverso piattaforme di intelligence, rafforzando la capacità di prevenire e contrastare le frodi d’identità su scala internazionale.
Cyber sicurezza prima di tutto!
Tra le più recenti truffe informatiche individuate dalla polizia figura una sofisticata frode legata al “secondo SPID”. Le autorità hanno segnalato che molti cittadini hanno ricevuto un Sms apparentemente inviato dall’INPS, contenente un link che invita ad aggiornare i propri dati sul sito ufficiale. Tuttavia, cliccando sul collegamento si viene reindirizzati a una pagina web clonata, progettata per carpire informazioni personali.

Se la vittima inserisce i propri dati su questi siti fraudolenti, i truffatori possono creare un secondo SPID a suo nome, sottraendo così l’identità digitale e causando potenziali danni economici e reputazionali. Le indagini hanno portato alla luce oltre 30 siti falsi che imitano l’originale “INPS”, costringendo le autorità a lanciare ripetuti avvertimenti sull’importanza di non inserire mai le proprie credenziali tramite link ricevuti via Sms.
Identità sintetiche, phishing, intelligenza artificiale e altre tecniche sofisticate rappresentano solo alcune delle numerose minacce legate alle truffe d’identità che si stanno diffondendo nel mondo digitale. Per fortuna, grazie alla stretta collaborazione tra forze dell’ordine e unità specializzate, oggi è possibile individuare e neutralizzare molti di questi raggiri. Tuttavia, è fondamentale rimanere sempre vigili, prestare attenzione a ogni comunicazione sospetta e non cliccare mai su link ricevuti tramite messaggi o email senza averne prima verificato attentamente la provenienza.